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Walker Evans
Walker Evans, conosciuto come un maestro dello stile documentaristico, nonostante volesse diventare scrittore, scopre la passione per la fotografia verso la fine degli anni venti e inizia a ritrarre l’architettura vittoriana del suo paese e la condizione umana, i volti della gente, così come le case e i paesaggi in cui abitavano. Immagini molto realistiche, con una cura nel raccontare i particolari, grazie ai quali Evans viene ricordato come uno dei più dotati fotografi di reportage della sua epoca. Nel 1938 il Museum of Modern Art di New York (MoMA) rende omaggio alle sue opere con una mostra personale, la prima dedicata da questo museo ad un fotografo.
“La storia della fotografia non sarebbe stata la stessa senza il bianco e nero di Walker Evans. Il suo lascito è enorme: ha contributo a nobilitare il genere della fotografia di documentazione, sperimentato i rapporti tra immagine e scrittura. Walker Evans (1903-1975). Dopo studi in letteratura e un breve soggiorno a Parigi, divenne un protagonista della vita culturale newyorchese tra gli anni ’20 e ’30. A consacrarlo furono una serie di lavori dedicati a genti e luoghi della Grande Depressione. Nel 1938 il MoMa di New York gli dedicò la prima mostra personale in assoluto riservata a un fotografo.“
Questo e tanto altro è stato ripercorso dai soci dell’ Associazione Fotografica Tempo e Diaframma nella serata dedicata a Walker Evans, grazie alla docenza di Marco Brioni.
Un sentito ringraziamento al relatore, a tutti i soci che martedì 26 gennaio 2021, tramite la piattaforma Zoom, hanno partecipato alla serata e soprattutto alla Fiaf, in quanto l’evento è stato realizzato nell’ambito dell’offerta di contenuti proposti ai Circoli e ai Soci dai Dipartimenti FIAF.