IN VENDITA PRESSO LE PRINCIPALI LIBRERIE
INTERVISTA A NICOLETTA DELLA LIBRERIA TRAME
Quali considerazioni può fare sul primo lockdown, relativamente alla vostra attività?
Nel momento in cui si è verificato il primo lockdown, come libreria abbiamo fatto immediatamente rete con i colleghi, sia a livello locale, che a livello nazionale, tramite i canali social, creando un supporto e un confronto continuo per cercare di affrontare i problemi analoghi che ci trovavamo di fronte. Ci siamo mobilitati immediatamente per poter fare consegne a domicilio, raggiungendo sia i clienti storici nelle loro case, sia gli studenti universitari che avevano necessità dei libri per preparare gli esami. Per due mesi abbiamo consegnato a domicilio, un servizio che stiamo tutt’ora mantenendo per chi lo desidera. Dopo Pasqua abbiamo potuto riaprire, garantendo il rispetto di tutte le misure di sicurezza richieste dalla normativa. La rete si è creata, non solo tra le librerie, ma anche con altre attività, cercando di aiutarsi a vicenda. Ad esempio, un taxista che faceva servizio di consegna dai ristoranti agli ospedali, si è reso disponibile anche per consegnare i libri a domicilio fuori dal Centro Storico.
Contemporaneamente noi ci rendevamo disponibili per fare da deposito ad altre associazioni per consegne alimentari o altro. Per quanto riguarda invece le presentazioni di libri, che eravamo abituati a fare con ampia frequenza in presenza, siamo stati costretti a cancellare tutte le 67 presentazioni che erano già programmate per il 2020. Ad oggi continuiamo a farle solo virtualmente, sulla pagina Facebook. Grazie ai social siamo riusciti comunque a proseguire il progetto di poesia a cui teniamo tanto e anche altri progetti, tramite video che carichiamo sulla pagina FB.
Alcuni sue considerazioni sul libro “Il respiro trattenuto – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore” in vendita presso la vostra libreria?
Sono rimasta particolarmente colpita dal fatto che il libro è un lavoro collettivo e rappresenta quindi un esempio di come la “rete” funzioni e crei valore aggiunto. Bologna è una città a dimensione media, non troppo piccola, né troppo grande e questo libro è un bel modo di raccontare la città e la sua capacità di affrontare una situazione completamente inattesa.
IL PROGETTO
“IL RESPIRO TRATTENUTO – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore, è un progetto fotografico corale, a cura di Gabriele Fiolo con l’ Associazione Fotografica Tempo e Diaframma, e raccoglie gli scatti di 13 fotografi professionisti bolognesi, realizzati in un momento storico in cui il mondo si è fermato, trattenendo il respiro, tra lo sgomento e l’incredulità. Fotografi che abitualmente lavorano nella città e provincia di Bologna, sono diventati lo “sguardo” dei cittadini. Non solo informazioni, ma anche emozioni che nascono dal senso di impotenza che si viveva in quel periodo e dall’assenza della vita quotidiana che animava la nostra città.
Gianni Schicchi, Rossella Santosuosso, Paolo Righi, Marika Puicher, Michele Nucci, Margherita Caprilli, Gianluca Perticoni, Mauro Montaquila, Alessandro Ruggeri, Massimo Paolone, Massimiliano Donati, Michele Lapini e Max Cavallari hanno saputo raccontarci con maestria e professionalità momenti di una vita messa in pausa, trattenuta, dove perfino le ombre sono sparite dai portici della città e sono diventate solo un lontano ricordo, in attesa di un incerto futuro.
“Il passato è l’unica forma di conoscenza, ma la memoria, purtroppo, non può essere solo emozionale altrimenti si corre il rischio che non arrivi a tutti” commenta il curatore dell’opera Gabriele Fiolo “La memoria è un dovere e con queste immagini diventiamo tutti testimoni. Il progetto fotografico si pone l’obiettivo di favorire la condivisione e di trasmettere le emozioni che paradossalmente si sono generate dall’assenza della vivace vita quotidiana, che solitamente anima la nostra città: vuole farlo offrendo ai suoi cittadini, imprigionati nel proprio spazio personale, una testimonianza fotografica del recente passato vissuto nella città di Bologna, mentre si è trovata immersa nell’affrontare la pandemia.”
Gabriele Fiolo
“Le immagini hanno la capacità di catturare “momenti” e trasferirne ai posteri il loro ricordo. Il valore documentativo della fotografia è innegabile e ad esso si affianca la capacità evocativa e la forza del saper trasmettere emozioni. Dietro ad ogni immagine esiste un fotografo e non solo una macchina fotografica. È il cuore, la mente e lo sguardo di chi è dietro all’obiettivo che crea l’immagine. È il suo respiro trattenuto durante il click, è la sua esperienza di vita, non solo di fotografo, il suo vissuto che danno vita a “quella” specifica fonte storica.”
Il Direttivo dell’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma
Il progetto è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Bologna e Airf (Associazione Italiana Reporters Fotografi), in collaborazione con Biblioteca Salaborsa, con il sostegno di Emilbanca, Granarolo, Paoletti Foto, Hahnemuhle, Onnk.it, Victoria Station, Minerva Edizioni.
IL LIBRO
Il libro edito dalla Minerva è attualmente disponibile nelle librerie. Scopri il catalogo:
“Secondo R. Barthes, la fotografia ha da sempre il ruolo fondamentale di fissare un momento nel tempo, “rende presente un evento passato”: per molti, il 2020, non sarà considerato un anno piacevole da “fissare nel tempo” o da “riproporre nel presente”, ma è anche vero che la pandemia ha globalmente creato una netta linea di demarcazione con un “prima” e un “dopo” nelle nostre vite e nei nostri territori”
Gabriele Fiolo
LA MOSTRA
La mostra fotografica verrà esposta in Biblioteca Salaborsa e sarà visitabile appena le condizioni sanitarie permetteranno l’apertura al pubblico. La data di inaugurazione della mostra è ancora in fase di programmazione.