La fotografia partecipativa come strumento per visualizzare processi di inclusione scolastica in sette scuole primarie di Dar es Salaam
Per la prima volta in Italia in mostra, per la Giornata internazionale delle persone con disabilità, una selezione del progetto “The dark Sight of Photography in schools” realizzata dal fotografo Gabriele Fiolo, è esposta a cura dell’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS presso gli spazi della Casa di Quartiere Pilastro in via Dino Campana 4 a Bologna nei giorni 3 e 4 dicembre, durante gli orari di apertura della Casa di Quartiere, in occasione della settimane pedagogiche a Bologna.
Le Settimane pedagogiche vogliono rappresentare un momento di riflessione pubblica a livello cittadino su cosa significhi oggi, per nostra la città, parlare di educazione. Un intreccio di idee, proposte, discussioni che, partendo dall’Area educazione, istruzione e nuove generazioni del Comune di Bologna, intende collegarsi con tutti i settori e i quartieri, il mondo accademico, le istituzioni scolastiche, culturali, sportive, imprenditoriali e associative, per delineare cosa offre la nostra città e quali sono gli obiettivi che occorre perseguire. Un’alleanza tra gli adulti che aiuti a delineare il percorso in atto e futuro verso la promozione del benessere, grazie alla qualità delle relazioni, ai progetti di innovazione e alla relazione dei servizi con il territorio. Le iniziative in programma, che si svolgeranno nelle settimane dal 25 ottobre al 16 dicembre, sono coordinate dall’Area educazione del Comune con il contributo del Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università di Bologna e prevedono il coinvolgimento attivo dei quartieri e degli altri settori comunali che nei diversi ambiti già collaborano in una logica di sistema formativo integrato. Il cartellone prevede 35 appuntamenti tra incontri, laboratori ed eventi attorno ai temi delle politiche scolastiche e dell’educazione 0-18.
tratto dal sito del Comune di Bologna
La mostra nasce da un laboratorio fotografico ideato e condotto dal fotografo Gabriele Fiolo con Marina Mazzoni, nell’ambito del progetto “BE P-ART ! disabilità, scuola e carcere” in cui la sperimentazione di linguaggi artistici diventano strumenti di inclusione nella città di Dar es Salaam (Tanzania). Il laboratorio è stato finanziato dalla Fondazione Altamane di Roma e si inserisce in un più ampio progetto, denominato ALL INCLUSIVE, condotto dall’ong bolognese CEFA che ha consolidato nella municipalità di Dar Es Salaam buone pratiche di inclusione sociale, professionale e lavorativa rivolte a persone con disabilità. Il progetto dedica particolare attenzione al mondo della scuola, che rappresenta il luogo facilitatore per eccellenza dell’inclusione dei bambini con disabilità. In Tanzania in molte famiglie la disabilità è ancora un tabù: i bambini disabili raramente frequentano la scuola perché sono visti come un “investimento a perdere” e rappresentano una vergogna per i loro genitori, in particolare per le madri che spesso sono abbandonate dai compagni in quanto ritenute colpevoli della disabilità del figlio. La maggior parte delle scuole non sono attrezzate ad accogliere i bambini con disabilità, sia a causa della mancanza di formazione specifica degli insegnanti, che di strutture e materiali didattici necessari a facilitare l’apprendimento. Il progetto ALL INCLUSIVE ha quindi previsto campagne di formazione e sensibilizzazione rivolte a docenti e familiari di bambini con disabilità e la formazione e la costituzione di club studenteschi per la promozione dell’inclusione scolastica. Il laboratorio fotografico testimonia questa esperienza: l’impegno dei docenti e alunni nel rendere l’ambiente scolastico accessibile.
Gabriele Fiolo: Fotoreporter (AIRF) e giornalista, Art Director dell’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS. Sue esposizioni in prestigiose sedi in Tanzania, Zanzibar, Kenia, Belgio, Spagna e Italia.