IN VENDITA PRESSO LE PRINCIPALI LIBRERIE
INTERVISTA ALLA SIG.RA ANNALISA DELLA LIBRERIA ULISSE
Quali considerazioni può fare sul primo lockdown, relativamente alla vostra attività?
La situazione è stata totalmente inaspettata, creando una profonda sensazione di frustrazione. Abbiamo lottato, attraverso i canali che abbiamo a disposizione, per ottenere la riapertura delle librerie, perché i libri sono fondamentali per la cultura, sono un servizio destinato a tutti, che fa bene ad anima e cervello. Diversamente dall’Italia, in altri paesi è stata fatta la scelta di non chiudere le librerie, dimostrando così un’attenzione maggiore al settore della cultura. Siamo rimasti alquanto dispiaciuti che alcuni librai indipendenti non abbiano riaperto, a causa della complessa gestione richiesta per il rispetto delle nuove normative. Sicuramente i più colpiti dal lockdown sono stati i bambini, in quanto la Dad è una scelta che porta ad un impoverimento culturale rispetto a quanto può trasmettere l’insegnamento in presenza e si potrà prendere coscienza dei danni effettivi solo in futuro.
Alcuni sue considerazioni sul libro “Il respiro trattenuto – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore” in vendita presso la vostra libreria?
L’aspetto che più mi ha colpito è stata la capacità di rappresentare, in modo molto equilibrato, tutte le diverse situazioni della quotidianità e non solo l’aspetto sanitario. Il libro riesce a cogliere non solo la città desolata, ma anche il disagio umano e i tentativi di recuperare un po’ di vita normale. E’ un racconto “della gente” di Bologna e racchiude in se la “speranza”.
IL PROGETTO
“IL RESPIRO TRATTENUTO – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore, è un progetto fotografico corale, a cura di Gabriele Fiolo con l’ Associazione Fotografica Tempo e Diaframma, e raccoglie gli scatti di 13 fotografi professionisti bolognesi, realizzati in un momento storico in cui il mondo si è fermato, trattenendo il respiro, tra lo sgomento e l’incredulità. Fotografi che abitualmente lavorano nella città e provincia di Bologna, sono diventati lo “sguardo” dei cittadini. Non solo informazioni, ma anche emozioni che nascono dal senso di impotenza che si viveva in quel periodo e dall’assenza della vita quotidiana che animava la nostra città. Gianni Schicchi, Rossella Santosuosso, Paolo Righi, Marika Puicher, Michele Nucci, Margherita Caprilli, Gianluca Perticoni, Mauro Montaquila, Alessandro Ruggeri, Massimo Paolone, Massimiliano Donati, Michele Lapini e Max Cavallari hanno saputo raccontarci con maestria e professionalità momenti di una vita messa in pausa, trattenuta, dove perfino le ombre sono sparite dai portici della città e sono diventate solo un lontano ricordo, in attesa di un incerto futuro.
“Il passato è l’unica forma di conoscenza, ma la memoria, purtroppo, non può essere solo emozionale altrimenti si corre il rischio che non arrivi a tutti” commenta il curatore dell’opera Gabriele Fiolo “La memoria è un dovere e con queste immagini diventiamo tutti testimoni. Il progetto fotografico si pone l’obiettivo di favorire la condivisione e di trasmettere le emozioni che paradossalmente si sono generate dall’assenza della vivace vita quotidiana, che solitamente anima la nostra città: vuole farlo offrendo ai suoi cittadini, imprigionati nel proprio spazio personale, una testimonianza fotografica del recente passato vissuto nella città di Bologna, mentre si è trovata immersa nell’affrontare la pandemia.”
Gabriele Fiolo
“Le immagini hanno la capacità di catturare “momenti” e trasferirne ai posteri il loro ricordo. Il valore documentativo della fotografia è innegabile e ad esso si affianca la capacità evocativa e la forza del saper trasmettere emozioni. Dietro ad ogni immagine esiste un fotografo e non solo una macchina fotografica. È il cuore, la mente e lo sguardo di chi è dietro all’obiettivo che crea l’immagine. È il suo respiro trattenuto durante il click, è la sua esperienza di vita, non solo di fotografo, il suo vissuto che danno vita a “quella” specifica fonte storica.”
Il Direttivo dell’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma
Il progetto è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Bologna e Airf (Associazione Italiana Reporters Fotografi), in collaborazione con Biblioteca Salaborsa, con il sostegno di Emilbanca, Granarolo, Paoletti Foto, Hahnemuhle, Onnk.it, Victoria Station, Minerva Edizioni.
IL LIBRO
Il libro edito dalla Minerva è attualmente disponibile nelle librerie. Scopri il catalogo:
“Secondo R. Barthes, la fotografia ha da sempre il ruolo fondamentale di fissare un momento nel tempo, “rende presente un evento passato”: per molti, il 2020, non sarà considerato un anno piacevole da “fissare nel tempo” o da “riproporre nel presente”, ma è anche vero che la pandemia ha globalmente creato una netta linea di demarcazione con un “prima” e un “dopo” nelle nostre vite e nei nostri territori”
Gabriele Fiolo
LA MOSTRA
La mostra fotografica verrà esposta in Biblioteca Salaborsa e sarà visitabile appena le condizioni sanitarie permetteranno l’apertura al pubblico. La data di inaugurazione della mostra è ancora in fase di programmazione.