Luca Ferrari e la fotografia come sguardo sull’invisibile

Luca Ferrari e la fotografia come sguardo sull’invisibile
Luca Ferrari e la fotografia come sguardo sull’invisibile

Ieri sera, venerdì 10 gennaio, la Casa di Quartiere “Casa del Gufo” di Bologna si è trasformata in un luogo di riflessione e ispirazione, grazie all’evento organizzato dall’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS. La serata, dedicata al tema della fotografia come strumento di visione, ha visto come protagonista Luca Ferrari, un artista che ha saputo trasformare una difficoltà personale in una straordinaria fonte di creatività.

L’incontro è iniziato puntualmente alle 21:00, con una sala gremita di soci e appassionati di fotografia. Dopo una breve introduzione da parte del Direttivo dell’associazione, Luca Ferrari ha preso la parola, conducendo il pubblico in un viaggio intimo e affascinante attraverso la sua storia personale e artistica.

Un racconto di vita e visione

Luca Ferrari ha condiviso con il pubblico la sua esperienza di vita, segnata dalla toxoplasmosi che, sin dalla nascita, ha influenzato la sua capacità visiva. Con emozione e autenticità, ha spiegato come questa condizione lo abbia spinto a sviluppare una “visione” unica, affinando gli altri sensi e trasformando la macchina fotografica in una sorta di estensione del proprio essere. “La difficoltà iniziale è diventata la mia normalità,” ha dichiarato, sottolineando come la fotografia gli abbia permesso di esplorare e reinterpretare il mondo in modo originale.

La fotografia come linguaggio

Durante la serata, Luca Ferrari ha mostrato alcuni dei suoi scatti più significativi, tutti rigorosamente in bianco e nero o seppiati, con un’attenta ricerca di linee geometriche e contrasti di luce ed ombre che trasformano gli oggetti, dandogli significati diversi da quelli che siamo abituati a vedere. Le immagini, caratterizzate da tagli audaci e prospettive inusuali, hanno catturato l’attenzione del pubblico, invitandolo a riflettere su ciò che spesso passa inosservato. “La fotografia non è solo estetica,” ha spiegato Ferrari, “è un linguaggio che ci insegna a vedere oltre il visibile.” Luca ha illustrato il suo processo creativo: dall’osservazione iniziale all’interpretazione della sua “visione” che racconta la “sua” storia e il “suo” vedere. Il pubblico è rimasto affascinato dalla sua capacità di trasformare dettagli apparentemente banali in composizioni cariche di significato e poesia.

Un dialogo aperto con il pubblico

Dopo la presentazione, la serata si è arricchita di un vivace momento di confronto. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di porre domande, non solo sugli aspetti tecnici della fotografia, ma anche sul significato più profondo del “vedere”. Luca Ferrari ha risposto con entusiasmo, regalando aneddoti personali e offrendo spunti di riflessione che hanno stimolato un dialogo profondo e partecipato.

Una serata che lascia il segno

L’evento si è concluso con un lungo applauso e un ringraziamento sentito a Luca Ferrari, il cui racconto ha lasciato tutti i presenti con uno sguardo rinnovato sulla fotografia e sulla vita. La serata ha rappresentato non solo un momento di condivisione artistica, ma anche un’occasione per esplorare il potenziale della fotografia come strumento di introspezione e comunicazione.

L’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS ringrazia tutti i partecipanti per l’entusiasmo e la partecipazione, e invita i soci a rimanere aggiornati sulle prossime iniziative che continueranno a promuovere la fotografia come arte e linguaggio universale.

Foto di copertina di Luisa Poggi.

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