Sasso Marconi (Bo): ci piace ricordare alcune parole che un concorrente alquanto famoso nel panorama della mtb italiana ha voluto sottolineare di sua spontanea volontà alla fine della sua fatica. Il concorrente è un campione italiano amatori e risponde al nome di Zaglio Manfredi Carlo che al microfono dello speaker Elio Proch ha esclamato divertito: “Questa non è una gara, è un parco giochi, un parco dei divertimenti”.
La Gf Sasso Mtb Race, alla sua quarta edizione, è questo, sicuramente, ma anche molto di più. Il divertimento tra i single track del parco regionale di Monte Mario trasmettono voglia di terra, voglia di mtb, voglia di natura e ti lasciano quel sorriso stampato sul viso che nonostante la fatica ti fa ricordare una giornata di sport come una giornata di festa e non solo di fatica. Le ripide salite insieme ai 136 gradini da salire, “l’impennata” del Dente del Diavolo e la successiva discesa, tutti fattori legati al tracciato che non lasciano dubbi: la granfondo bolognese, piace e anche tanto.
La conferma la danno al microfono di Elio Proch, Tony Longo alla fine, reduce da una prestazione maiuscola dopo aver proceduto a braccetto con il suo compagno Leonardo Paez per tutta la gara. Lo dice lo stesso Paez che a Sasso Marconi c’era già stato e ogni volta si diverte sempre di più. Lo dice un simpaticissimo Arias Cuervo che alla terza partecipazione centra il terzo podio, terzo davanti a un Johnny Cattaneo che nonostante la foratura che l’ha messo fuori dalla lotta per il podio quasi da subito ha elogiato l’operato del c.o e ha confermato la bellezza del tracciato usando nuovamente la parola “parco giochi”…ma veniamo alle vere “ostilità”.
Giornata finalmente soleggiata e calda, con un po’ di foschia qua e la che ben presto però lascia spazio a un cielo azzurro e un sole caldo ma non bollente. Quasi 600 i partenti tra elite, amatori e cicloturisti che ogni anno non disdegnano una bella passeggiata in mezzo ai boschi sassesi. Prime file da brivido alla granfondo bolognese legata quest’anno al Challenge Over The Hills Torpado che a Sasso Marconi ha disputato l’ultima tappa. Dall’ex campione del mondo Periklis Ilias e vincitore della Gf nel 2013 al vincitore della Sellaronda Hero, Leo Paez. Da Tony Longo passando per Johnny Cattaneo e Damiano Ferraro fino ad Arias Cuervo, Botero Salazar, Michele Casagrande, Chia Amaya, Medvedev e…lotta dura insomma, amicizia alla partenza ma subito con il coltello tra i denti sulle prima rampe. Le lady non sono da meno con le special guests Calvetti e Gaddoni che sanno di doversela giocare fino alla fine e Anna Ferrari che lo scorso arrivò seconda e avrebbe sperato in una vittoria.
Un weekend di sport a Sasso Marconi, in un territorio che si offre e che va sfruttato per questo. Il team Green Devils ormai da 4 anni ce la mette davvero tutta per farlo conoscere come anche sottolineato il sindaco Stefano Mazzetti che ha creduto e crede in queste manifestazioni ed è stato presente fin dal sabato con la baby race. Una grande coesione “agli ordini” del presidente Massimo Cipriani che ormai porta letteralmente “una croce” sui sentieri del Dente del Diavolo quasi ad esorcizzare problemi e imprevisti che fortunatamente non ci sono stati. Anche il post gara, con ampio lavaggio bici, docce, e mega pasta party è stato di rilievo. Per non parlare delle premiazioni con due telai Torpado messi in palio, prosciutti a go go, luci Xeccon e prodotti locali di ottima qualità. A Sasso Marconi, anzi, al parco dei divertimenti, come ribattezzato da Carlo Zaglio, niente è lasciato al caso.