Pizzata d’Autore su Vivian Maier: una serata di fotografia, condivisione e convivialità

Pizzata d’Autore su Vivian Maier: una serata di fotografia, condivisione e convivialità
Pizzata d’Autore su Vivian Maier: una serata di fotografia, condivisione e convivialità

Il 31 gennaio 2025, l’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS ha organizzato un evento speciale per tutti gli appassionati di fotografia: la Pizzata d’Autore su Vivian Maier, un’occasione imperdibile per esplorare l’arte, la visione e la vita di una delle figure più affascinanti e misteriose della fotografia contemporanea: Vivian Maier.

Fotografia, condivisione e convivialità

La serata ha preso il via con una piacevole pizzata in compagnia, un momento di socializzazione e confronto tra i partecipanti, che hanno avuto l’opportunità di conoscersi meglio e rafforzare il senso di comunità all’interno dell’associazione. Con la condivisione di una buona pizza e la passione per la fotografia come filo conduttore, l’incontro è stato il perfetto equilibrio tra convivialità e approfondimento culturale.

Successivamente, ci siamo immersi nel mondo di Vivian Maier attraverso una presentazione dettagliata della sua biografia, delle sue opere e del suo stile unico. Una discussione appassionante che ha coinvolto tutti i presenti, permettendo di analizzare il talento straordinario di una fotografa scoperta solo dopo la sua morte.

Chi era Vivian Maier?

Vivian Maier (1926-2009) è una delle figure più enigmatiche della storia della fotografia. Nata a New York da madre francese e padre austriaco, trascorse parte della sua infanzia in Francia prima di tornare negli Stati Uniti. Lavorò per gran parte della sua vita come tata e governante, coltivando in totale anonimato la sua passione per la fotografia.

A partire dagli anni ’50, Maier iniziò a scattare migliaia di fotografie per le strade di New York e Chicago, documentando con occhio attento e sensibile la vita urbana dell’epoca. Tuttavia, non sviluppò mai la maggior parte dei suoi rullini e non cercò mai di esporre o vendere il suo lavoro. Il suo immenso archivio, composto da oltre 150.000 negativi, centinaia di pellicole non sviluppate, registrazioni audio e filmati in Super 8, fu scoperto solo nel 2007 da John Maloof, un giovane storico e collezionista, che acquistò per caso una scatola contenente alcune delle sue fotografie in un’asta.

Il lavoro di Maier emerse così per la prima volta al grande pubblico, rivelando un talento straordinario e una capacità unica di cogliere l’umanità nei suoi aspetti più autentici. Le sue immagini, scattate principalmente con una Rolleiflex, sono caratterizzate da inquadrature studiate, contrasti profondi e un’attenzione particolare per le espressioni e i dettagli della vita quotidiana. Il suo stile si colloca tra la street photography e il ritratto sociale, con forti influenze di fotografi come Henri Cartier-Bresson e Diane Arbus.

Un aspetto affascinante della sua produzione è il suo uso dell’autoritratto, che l’ha portata a riflettersi in specchi, vetrine e ombre, creando un gioco visivo intrigante che suggerisce la sua complessa personalità e la sua ricerca identitaria.

Oggi, il suo lavoro è riconosciuto a livello internazionale, con mostre in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo, tra cui il Chicago Cultural Center, la Galerie di Howard Greenberg a New York e il Museo del Louvre a Parigi.

Perché questa serata è stata speciale?
  • Preparazione al pHotobalotta: L’incontro è stato anche un’opportunità preziosa per approfondire il tema del primo turno del pHotobalotta, interamente dedicato a Vivian Maier. I partecipanti hanno avuto modo di documentarsi e prepararsi al meglio per questa sfida fotografica.
  • Un viaggio nel mistero di Vivian Maier: Attraverso le sue immagini, abbiamo scoperto come Maier sia riuscita a immortalare la vita quotidiana con una prospettiva unica e toccante, rimanendo sconosciuta fino alla sua riscoperta.
  • Condivisione e ispirazione: La serata ha offerto spunti di riflessione e ispirazione a tutti gli amanti della fotografia, stimolando nuove idee e visioni creative.
  • Convivialità: La pizzata iniziale ha reso l’evento ancora più piacevole, rafforzando i legami tra i soci e creando un’atmosfera accogliente e partecipativa.

L’evento si è svolto presso  la Casa di Quartiere “Casa del Gufo” in via Luigi Longo 12 a Bologna nel Quartiere Savena, una location che ha favorito il clima informale e stimolante della serata.

Nel canale youtube dell’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS potete trovare un album interamente dedicato a Vivian Maier.

Grazie a tutti i partecipanti per aver reso speciale questa Pizzata d’Autore: la fotografia è ancora più bella quando viene condivisa!

Foto di Elio Tedeschi

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